Coronavirus – La situazione dello sport

Stiamo vivendo un periodo molto particolare, tra timori di questa nuova malattia, riduzione delle libertà, molte persone sono bloccate in casa e in pensiero per le possibili difficoltà economiche future. Facciamo il punto della situazione sul mondo sportivo, in particolare delle assocazioni sportive dilettantistiche.

Stop alle attività

Progressivamente, dal 23 febbraio 2020 fino al 10 marzo, è stata imposta dapprima una riduzione della possibilità di svolgere i corsi sportivi fino ad arrivare allo stop di ogni attività. Ai soli atleti di rilievo internazionale è ancora concesso allenarsi, in vista delle Olimpiadi o altre importanti competizioni mondiali. Per tutti gli altri pausa forzata almeno fino al 3 aprile. Nel frattempo, però, anche grandi manifestazioni sportive mondiali sono in discussione ed alcuni appuntamenti sono stati rinviati (Formula 1, Calcio… ma anche le Olimpiadi di Tokyo).

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Difficoltà economiche

Sappiamo bene cosa significhi un mese e mezzo di fermo, sia dal punto di vista atletico che dal punto di vista economico, per le migliaia di ASD italiane: affitti dei locali, bollette di luce gas e telefonia, ma anche i tanti istruttori sportivi che non operando non ricevono compenso, la preparazione degli atleti che a metà stagione si trovano “a casa” senza nemmeno un calendario gare… Eh si, anche quello è saltato, con centinaia di competizioni annullate o rinviate!

Ci permettiamo di dire… un bel casino!

Subito è iniziato il tam-tam tra dirigenti di ASD, istruttori, Federazioni, Enti di Promozione… tutti preoccupati per l’incertezza di come affrontare il periodo infelice che si prospetta nell’immediato futuro, da cui sono scaturite le prime richieste di aiuto al nostro governo nazionale.

I provvedimenti del Governo

Nella conferenza stampa di ieri, 16 marzo, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha annunciato una serie di importanti provvedimenti finanziari di emergenza, stanziando subito 25 miliardi di euro ed impegnandone 350 per dare sostegno a tutto il tessuto sociale ed economico dell’Italia.

Per il settore sportivo professionistico e dilettantistico gli artt. 27, 61, 95 e 96 e , confermati dalle relazioni al decreto e dalla nota del Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora, sono previste per il mese di Marzo:

  • indennità di euro 600 per i collaboratori sportivi dilettantistici ed i titolari di partita IVA;
  • Cassa integrazione in deroga prevista per i lavoratori dipendenti estesa anche allo sport;
  • sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria fino al 31 maggio 2020, che dovranno poi essere versati a partire dal 30 giugno 2020;
  •  sospensione fino al 31 maggio 2020, dei i pagamenti dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali.

In aggiunta a tali norme, ve ne sono altre di carattere più generale comunque applicabili al settore dello sport. Come ad esempio, le norme concernenti le misure di sostegno finanziario alle piccole e medie imprese colpite dall’epidemia di COVID-19 e il riconoscimento di un credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro.

Annuncia, infine, il Ministro Spadafora che entro due settimane si terrà una giunta straordinaria del Coni e del per iniziare subito a studiare le norme e le azioni da mettere in campo, speriamo al più presto, per rilanciare le attività sportive a tutti i livelli. E’ ovvio che seguiranno altre importanti decisioni per il mese di Aprile.

Gli affitti privati?

Nessuna previsione, al momento, per la sospensione o differimenti degli affitti di strutture private ad uso delle ASD. In tal caso, trattandosi di contratto tra privati, è presumibile che l’unica via praticabile sia proprio quella di cercare un accordo tra le parti. E’ bene, per iniziare, che il Presidente avvisi subito la proprietà dell’immobile di possibili difficoltà nel pagamento delle rate di affitto (magari via PEC o raccomandata).

Non è ancora noto l’iter da svolgere per ottenere questi primi aiuti, vi aggiorneremo appena possibile.

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