Riforma dello Sport: ci siamo! oppure no?

La riforma dello sport arriverà il primo luglio, è deciso e non si rinvia! Ancora numerosi sono i punti di cui non si ha certezza nella loro applicazione. Oggi vediamo due aspetti importanti in vista della riforma a cui lo sport dovrà adeguarsi a partire dal primo luglio 2023 ed alcuni in prospettiva.

Certezza 1: lo Statuto

Siamo tutti sicuri e decisi che gli statuti sociali andranno rivisti e corretti, in particolare dovrai essere attento che:

  1. l’oggetto sociale (in genere artt 2 e 3) preveda lo svolgimento in via principale di attività sportive dilettantistiche, come regolato dall’art 7 del decreto;
  2. sia espressamente prevista la possibilità di svolgere attività secondarie e strumentali, come ad esempio la gestione di impianti o di un punto ristoro. Non è un passaggio obbligatorio, però se mancasse non potrai avere altre attività oltre alla pratica sportiva.
  3. sia presente la clausola di incompatibilità del ruolo di amministratore in più sportive affiliate al medesimo organismo come da art 11 (in realtà, questa regola doveva già esserci “dalla notte dei tempi”)
  4. la norma sul divieto di lucro anche indiretto sia conforme a quanto previsto dall’articolo 8 del decreto. Regola, anche in questo caso, già ampiamente prevista dalla normativa precedente, però, vede della variazioni rispetto al lucro nelle SSD.

Altri punti saranno da verificare in consulenze personalizzate, certamente converrà realizzare per intero un nuovo statuto.

Certezza 2: Volontari e Lavoratori

La distinzione da fare parte questo: chi presta la sua opera a favore della ASD e SSD lo fa a titolo gratuito (il volontario) oppure retribuito (lavoratore)?

Come organizzarsi sull’argomento che certamente ti interessa di più?Vediamo.

Volontari e lavoratori potranno ricevere RIMBORSI per le spese vive sostenute per trasferte fuori dal comune di residenza. In tal caso è necessario verbalizzarne anche i relativi criteri (ammontare del rimborso chilometrico, eventuali massimali per spese di vitto e alloggio, tipologia di classi da poter utilizzare per i viaggi in treno e in aereo)

Le figure dei lavoratori sono definite dal decreto nonché da apposite delibere di Federazioni, Discipline associate, Enti di promozione di futura emenazione.
Chi rientra nella categoria (per esempio gli istruttori, gli allenatori, gli atleti) oltre a rimborsi potrà essere pagato per la sua prestazione applicando quanto previsto per le 3 nuove soglie (zero fino a 5mila euro, tra 5 mila e 15mila, oltre i 15mila) sia con contratto di Cococo specifico che con P.IVA da istruttore sportivo. Stessa regola vale per i collaboratori amministrativo-gestionali, quali gli addetti alla segreteria e reception.

Dal momento che ci si troverà a pagare i lavoratori, bisognerà rispettare delle procedure gestionali sia interne alla ASD/SSD che esterne (a seconda del tipo di contratto), quali la comunicazione preventiva, il rilascio della autocertificazione ad ogni pagamento, le eventuali ritenute previdenziali INPS, Inail e Irpef. Su queste procedure si sta svolgendo un intenso confronto tra i vari decisori, nel tentativo di bilanciare diritti, doveri e costi. Entro fine giugno dovremmo avere più certezze.

Infine è bene ricordare che ad atleti e tecnici, sia se inquadrati come volontari che come lavoratori sportivi, potranno essere riconosciuti premi come disciplinato all’articolo 36 del decreto.

Nuovi correttivi e decreti attuativi in arrivo

Proprio ieri, 8 giugno 2023, il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, co-proponenti, hanno presentato un nuovo decreto correttivo in via di approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni e del Consiglio dei Ministri. L’obiettivo è sempre quello di trovare la quadra tra tutele, semplificazioni e trasparenza.

Cosa si propone di normare con questo nuovo decreto?

  • Semplificare gli adempimenti in materia di lavoro sportivo, soprattutto quando bisognerà dichiarare i contratti in essere, i lavoratori coinvolti ed i pagamenti effettuati;
  • Norme specifiche per i giudici di gara, volte a mantenere semplice e agile la gestione delle convocazioni e dei pagamenti vista la particolarità della prestazione;
  • Innalzamento a 24 ore settimanali, rispetto alle attuali 18, del limite per la presunzione di lavoro autonomo;
  • Norme specifiche volte a rendere meno difficoltosa la contrattualizzazione dei dipendenti pubblici che vogliano anche svolgere lavoro sportivo;
  • Istituzione di un Osservatorio nazionale sul lavoro sportivo, con compiti di monitoraggio e divulgazione delle nuove norme e degli effetti conseguenti.

Tra gli altri temi, oggetto di discussione, troviamo:

  • Estensione fino al 31 dicembre, dei tempi di adeguamento alla riforma senza che vi siano sanzioni;
  • Naspi “speciale” per i lavoratori sportivi e miglioramento dei parametri contributivi INPS;
  • Progressività della norma a tutela delle piccole realtà sportive;
  • Non rilevanza delle destinazioni d’uso dei locali ad uso sportivo dilettantistico, alla stregua di quanto stabilito già per gli ETS

In breve ti abbiamo esposto i principali temi di interesse e discussione riguardanti la riforma dello Sport, continua a seguirci per i prossimi aggiornamenti. Condividi l’articolo e lascia un commento!

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