Si può evitare l’iscrizione ed il versamento della quota annuale?
Un dubbio che in molti si tengono dentro, una prassi spesso contestata da tanti, è sempre sull’obbligatorietà di stabilire una quota di adesione annuale, è l’importo della stessa.
La quota annuale, che rientra nel novero degli incassi istituzionali e quindi non soggetta a tassazione, è un requisito fondamentale e imprescindibile di ogni associazione.
E’ proprio un dovere, stabilirne l’entità e richiederla annualmente ad ogni socio: per definizione, le associazioni vivono di queste quote.
Non può esistere, per concetto, un vincolo associativo senza quota di iscrizione! Per diventare membro dell’organizzazione, per partecipare alle attività relative, per avere diritti e doveri del socio, DEVO versare una somma annualmente, piccola o grande che sia. Senza questa, si avranno clienti e non soci!
Tutti la versano… anche i componenti del Direttivo!
Che importo chiedere?
Non c’è una regola, non c’è un’ordine di grandezza, ma è bene tenere conto di alcuni parametri:
La quota annuale dovrebbe permettere di coprire le prime spese ordinarie: affiliazione ad un Ente di promozione, SIAE, affissioni, imposte. Una quota dimensionata correttamente, consente un movimento di cassa con immediato saldo positivo, senza dover attendere gli incassi delle attività successive.
Deve essere superiore al costo del tesseramento ad un EPS: se l’associazione paga € 5,00 per la tessera all’ente, dovrà chiedere un importo maggiore al socio, per conservare un avanzo destinato a pagare le altre spese. Di certo non puoi far pagare una quota inferiore.
Deve essere uguale per tutti i soci: chiunque sia membro dell’associazione, socio ordinario o membro del direttivo, socio fondatore o meno, versa la stessa quota sociale annuale. Non è consentito riservare trattamenti diversi a nessuno, salvo specifiche delibere per particolari categorie, quale il Presidente onorario.
Quando va richiesta?
La quota annuale deve essere versata all’atto di iscrizione, nel momento in cui compilo il modulo di adesione, senza attendere l’accettazione dell’aspirante socio. In seguito, per i già soci, la quota va versata all’inizio di ogni nuovo anno sociale, in genere entro il primo mese. Nel caso di versamenti in ritardo, il consiglio direttivo potrebbe stabilire un interesse di mora (secondo legge).
E se non paga?
Il mancato versamento della quota annuale comporta l’inserimento nell’elenco dei soci morosi. Questo status non da diritto al voto in fase di assemblea, non consente la partecipazione alle attività sociali, ma non comporta l’esclusione dall’associazione. Quando il socio verserà la sua quota, tornerà a godere dei propri diritti.
Il segretario potrebbe sollecitare il pagamento, e poi portare lista dei morosi alla prima assemblea dei soci per decretarne l’estromissione: questa, essendo una procedura da svolgere con la dovuta attenzione, non la consigliamo mai. Nessuna sanzione è prevista in merito!
Ci sono altre possibilità?
Unica alternativa: trattare i soci come clienti. L’associazione deve avere una partita IVA, incassare le quote per attività che saranno soggette ad IVA, gestire una contabilità semplificata ma in stile ordinaria, versare trimestralmente l’IVA. Si potrebbe scegliere il regime agevolato della 398, ma si uscirebbe comunque dal “mondo fatato” esentasse delle associazioni.
Nella maggior parte dei casi, non è necessario, ma in alcune occasioni potrebbe essere opportuno scegliere questa seconda via.
E’ chiaro, come va gestita questa prassi? Ti era mai stata spiegata?
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Per ogni altro dubbio, necessità, aiuto: asdfiscosicuro@gmail.com
Dite che “ Non è consentito riservare trattamenti diversi a nessuno, salvo specifiche delibere per particolari categorie, quale il Presidente onorario.”
Le “particolari categorie” potrebbero essere i soci minorenni? Pur riservandogli lo stesso diritto di voto (democraticità) vorremmo fare pagare meno i minori, è possibile?
O in caso contrario, è possibile per alcune categorie (minori in questo caso) che le spese di tesseramento a federazioni ed eps siano pagate dalla ASD (mentre per i maggiorenni sarebbero richiesto il contributo)
l’esempio che fai, Luigi, non è percorribile. Socio onorario, Presidente onorario sono una cosa, trattamenti riservati a soci minori non sono possibili.
Buonasera,
negli ultimi due anni nessun socio dell’associazione di cui faccio parte ha versato la quota associativa né ha intenzione di versarla. Posso proseguire ad estinguere l’associazione?
si, ci sono tutti gli elementi per lo scioglimento
Buongiorno,
una Onlus può non richiedere la quota annuale se non organizza, causa emergenza Covid, eventi per soci?
la quota annuale è un requisito per la stessa esistenza di una associazione… è slegata dalla realizzazione/partecipazione ad attività.
Buongiorno,
L’associazione di Categoria della mia zona degli agenti di commercio mi sollecita il pagamento della quota associativa dello scorso anno e di quest anno.
Noi non abbiamo usufruito dei loro servizi e volutamente non abbiamo pagato la quota perché non desideriamo essere da loro seguiti. É necessario dare disdetta? Le quote del 2020 e 2021 le devo pagare o posso fare a meno? Dicono che altrimenti passeranno la pratica al legale. Grazie
sei morosa delle quote annuali e probabilmente dovevi dare dimissioni con preavviso. Controlla nei documenti di adesione all’associazione e nei regolamenti interni.
Faccio volontariato, una volta a settimana, presso una mensa per i migranti, stamane mi è stato detto che devo fare la tessera associativa, altrimenti non sarei assicurata e di conseguenza non potrei, se volessero e per legge, svolgere la mia ooera di volontariato. A me sembra una imposizione, devo per forza tesserarmi?
il volontario in genere è SOCIO… si!
scusate, non c’è una netta distinzione fra socio, socio volontario e volontario? Il volontario non deve essere per forza socio ma va assicurato per legge dai rischi connessi all’attività svolta e questo a spese dell’associazione.
gentile anonimo bergamasco che intervieni su una domanda di oltre 3 anni fa… nel suo regolamento l’associazione potrebbe porre la condizione di avere volontari solo tra i soci, per quanto non sia imposto dalla Legge. per questo la risposta apre con “in genere”.
Salve, io per un anno e mezzo ho collaborato con un’associazione alla fine del progetto ci viene a dire che dovremmo a pagare la quota associativa per 3 anni ho un contratto occasionale con loro, non ho la tessera loro, lui ci dice che oltre l a ricevuta del pagamento firmata con una marca da bollo da 2 euro che ci sta, siamo obbligati a pagare la quota di iscrizione per tre anni di 75 € noi abbiamo collaborato 2019 e2020. Siamo davvero obbligati a pagare questi 3 anni per poter avere i nostri soldi. Grazie mille
Mi corrego la quota associativa
non è necessario essere soci per collaborare con una ASD, quindi ritengo la richiesta non opportuna, soprattutto dopo tutto questo tempo.
il vincolo associativo è volontario, non obbligatorio.
Salve,
Una domanda, se l’importo va pagato al momento della domanda ma poi il consiglio in seguito dopo assemblea per amissioni soci decide di non ammettere il socio come faccio a rimborsare l’importo della. Quota se io ho gia pagato la tessera all’eps?
E perché fai la tessera dell’EPS se il socio non è ammesso?
Ma come fate a dare risposte di questo genere?? L’utente chiede, su una precisazione mendace da voi data, come fare per ottenere il rimborso della quota. Partiamo dal presupposto che:
– la domanda di ammissione viene fatta dal candidato Socio, il consiglio Direttivo si riunisce e decide se approvare o meno la richiesta di adesione del candidato.
– se viene approvata: il direttivo lo comunica entro e non oltre xx giorni (in caso non venga comunicato la domanda è da ritenersi approvata) e SOLO in quel momento il socio già iscritto nel registro deve procedere al pagmento della quota annuale;
se NON viene approvata: il direttivo lo comunica al mancato socio (vale sempre la tempistica ed il silenzio assenso) ed il NON socio NON è tenuto a pagare NULLA
caro anonimo bergamasco… sei appassionato alle vecchie domande?
ci sono diverse soluzioni, tutte valide e verificate. 🙂
resta che senza accettazione del socio, non si fanno altre procedure amministrative.
Salve, vorrei sapere un informazione io devo recedere dalla nomina di segretaria di un associazione culturale. Ma per uscire dall associazione devo pagare qualcosa? Premetto che ne ho fatto parte solo per due mesi grazie attento risposta.
è sufficiente presentare le tue dimissioni. Non devi pagare nulla per la dimissione.
Salve!
Ho una domanda che forse è molto banale. La tessera vale solo per l’anno in corso? Un esempio. Se io mi iscrivo a novembre 2020 vale fino a novembre 2021? Oppure le tessere sono valide dal primo gennaio al 31 dicembre?
Grazie mille
la quota associativa, quindi l’iscrizione, è valida per l’anno sociale. Scade sempre al termine dell’anno sociale, quindi il 31 dicembre oppure secondo quanto indicato da statuto (31 agosto nel caso di anno sportivo, ad esempio).
Ma quindi potrei stabilire una quota di €0,01 se non avessi spese?
Beh… è evidentemente una quota fittizia, questa ipotesi.
Evitiamo questi casi davvero poco credibili: quando l’agente “non capisce” interpreta a discapito della associazione.
L’associazione ha sempre delle spese, seppur minime, e i classici 5/10/20 euro annuali sono un minimo accettabile sia dal punto di vista dell’aspirante socio che in sede di verifica.