Agevolazioni fiscali su gas e rifiuti per le associazioni

Il vasto mondo del no profit gode di diverse agevolazioni in materia fiscale.

A partire dagli incassi esenti, regimi agevolati in 398, compensi sportivi, si aggiungono agevolazioni anche sulle tassazioni sullo smaltimento dei rifiuti e le accise sul gas metano. Vediamo, oggi, due punti che permettono di conservare parecchi euro nelle casse sociali.

Riduzioni su accise gas

In Italia la normativa sulle imposte da pagare sull’energia elettrica ed il gas prevede delle agevolazioni per alcune tipologie di utenti. Il riferimento normativo è il Testo Unico sulle Accise – Decreto Legislativo 26 Ottobre 1995, n. 504 e successive modificazioni e integrazioni.

In particolare per le associazioni senza fine di lucro è prevista una riduzione dell’imposta di consumo (accisa) e dell’addizionale regionale sulla fornitura di gas.
Per ottenere la riduzione è necessario produrre uno specifico modulo, previsto per la propria attività, che potrete spedire con una delle seguenti modalità in base al fornitore (raccomandata A.R., fax, email), comunicando i dati dell’utenza del gas, (indirizzo, codice fiscale o partita IVA, codice PDR…), i dati del richiedente e allegare tutti i documenti richiesti che in genere sono il Certificato di attribuzione del C.F. e lo statuto dell’Associazione.

No alla tassa rifiuti sulla superficie sportiva

Anche sui rifiuti urbani ci sono ottime agevolazioni, applicabili solo per le associazioni e società sportive.
Oltre che la possibilità di utilizzare il c.d. compenso sportivo, forse quest’altra opportunità spinge in tanti a costituire una ASD?

La Risoluzione Ministeriale 24 gennaio 1994, protocollo 5/3398, dispone: “Per quanto riguarda i locali adibiti a palestra si ritiene di confermare, secondo quanto già espresso nella circolare n° 7 del 3 maggio 1983, l’intassabilità di quella parte destinata esclusivamente allo svolgimento dell’attività sportiva e la cui utilizzazione è riservata ai soli praticanti, in quanto su di essa non può esservi produzione di rifiuti”.
Già in precedenza la Risoluzione ministeriale 14 marzo 1987 Protocollo 8/1868 precisava che la metratura non tassata è quella “parte degli impianti sportivi riservata, di norma, ai soli praticanti, a prescindere dalla circostanza che detti impianti siano ubicati nei locali o su aree scoperte”.

Il significato è semplice e logico: le superfici destinate a sola attività sportiva non producono rifiuti. Campi all’aperto, superfici di gioco al coperto, aree di palestra, dove gli sportivi corrono, giocano, saltano, danzano non sono tassate.
Solo le aree di spogliatoi, uffici, bagni, aree di attesa sono soggette a tassazione in quanto producono, per logica, rifiuti.

Sia le ASD che le SSD possono chiedere all’Ufficio Tributi di usufruire dell’agevolazione sopra indicata, presentando la planimetria delle aree indicando i mq sono destinati esclusivamente allo svolgimento dell’attività sportiva e quindi non idonei a produrre rifiuti.
Se non l’avessi scoperto prima di oggi, puoi anche fare richiesta all’Ufficio Tributi per un rimborso degli ultimi 5 anni.
A volte non sarà cosi semplice spiegare la cosa al funzionario comunale, ma con un po’ di pazienza otterrete ciò che vi spetta.

Aggiornamento

Alcuni nostri lettori si sono recati immediatamente negli uffici comunali chiedendo le riduzioni… in pochi giorni tutto fatto!
Riduzione notevole dell’importo e rimborso per i 5 anni precedenti!

Tutto chiaro?

Commenta qui sotto o scrivi una mail a asdfiscosicuro@gmail.com 

 

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7 commenti su “Agevolazioni fiscali su gas e rifiuti per le associazioni”

  1. sono il presidente di una associazione o.d.v. ospite in locali in comodato gratuito siamo dovuti al pagamento della tari
    grazie

    Rispondi
  2. Buongiorno,
    Sono il presidente di un’associazione sportiva dilettantistica riconosciuta dal coni, fino all’anno scorso il Comune di Carmagnola, ha accettato le esenzioni per la tari.
    Dal 2019 mi è stato comunicato che il Comune ha cambiato la normativa per la Tari E che solo le associazioni con sede in locali di proprietà del Comune hanno l’esenzione. Mi chiedo questo è possibile? Oppure la normativa è a livello nazionale e quindi il Comune deve concedermi l’agevolazione?
    Inoltre l’esenzione per la Tari e totale? Perché negli scorsi anni pagavo una riduzione della Tari, ovvero ero esentato dalla quota fissa, ma pagavo comunque la quota variabile.
    Inoltre il comune ritiene che la risoluzione ministeriale del 94 riguarda la tares, che è stata sostituita dalla tari e che quindi cambiando nome è una cosa diversa; anche se sempre di rifiuti stiamo parlando.
    Grazie. Saluti

    Inviato da iPhone

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    • vi conviene insistere… in generale l’esenzione viene sempre applicata, anche se i regolamenti comunali potrebbero andare in contrasto con la risoluzione ministeriale e non concedere l’agevolazione (con ragione dalla parte del Comune). Il Governo Monti ha permesso ai Comuni di derogare a queste direttive nazionali.

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  3. salve noi siamo a forlimpopoli provincia di forli cesena e qui con un controllo la ALEA SOCETA DI RACCOLTA RIFIUTI NON MI CONCEDE L ESENZIONE PER LE SALE CARDIO E sala ATTREZZI della associazioni perche dice che con gli attrezzi dentro non e’ esente dalla tassa rifiuti….qualcuno sa dirmi qualcosa a riguardo ??? perche’ la legge non lo specifica adeguatamente …..grazie roberto per asd glamour

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    • Le due Risoluzioni Ministeriali citate nell’articolo esprimono chiaramente che la superficie sportiva, indipendentemente da come sia allestita, non deve essere tassata. Sappiamo che alcuni comuni fanno fatica ad applicare tale regola.
      Fate presente che la regola è stata stabilita anche dalla circolare n° 7 del 3 maggio 1983 e chiedete motivazione al diniego di tutto ciò.

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  4. Fantastico!
    Ero già stato una volta in comune chiedendo di questa cosa e mi rimbalzarono.

    Adesso, con tutto l’articolo stampato e le leggi citate… BINGO! Mi hanno accettato la riduzione della TARI.
    Oltre 300 euro l’anno di risparmio grazie a voi!

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