Lavoro sportivo, riforma e correttivi: il punto ad inizio agosto 2023

In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, tutti sappiamo che il 26 luglio us, è stato approvato in Consiglio dei Ministri il correttivo-bis del decreti di riforma dello sport. Cosa viene stabilito?

La norma c’è… ma non c’è!

Chi ci segue da tempo sa che preferiamo scrivere e parlare con la norma in mano, anche quando l’attesa diventa lunga! Sono passati, infatti, molti giorni dalla conferenza stampa e in GU non è ancora pubblicato il tanto atteso decreto correttivo bis dei Dlgs 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40.

Cosa possiamo aspettarci?

Possiamo dire con ottima certezza, sentite le parole del Ministro Abodi e vista l’infografica ufficiale diffusa dai canali informativi governativi, quelli che sono i principali interventi sulla normativa e come andranno a modificare le regole da settembre 2023. In realtà, ai primi rumors abbiamo pubblicato sulla nostra pagina facebook (vedi qui).

  • Integrazione alla definizione di “lavoratore sportivo”: “l’atleta, l’allenatore, l’istruttore, il direttore tecnico, il direttore sportivo, il preparatore atletico, il direttore di gara e ogni altro tesserato che, senza alcuna distinzione di genere e indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico,  esercitano l’attività sportiva verso un corrispettivo nei termini indicati nel successivo articolo 25
    • tale modifica, vuole rafforzare quanto già all’art 25, ovvero che il lavoratore sportivo deve essere tesserato, che le FSD e DSA possono indicare altre figure di lavoratore sportivo necessarie al proprio sport specifico.
    • le mansioni aggiuntive alle sette previste da decreto, verranno stabilite da FSA e DSA, nei loro regolamenti tecnici, vengono comunicate al Dipartimento per lo Sport che ne pubblicherà elenco.
  • Esclusione dei professionisti iscritti ad albi: “Non sono lavoratori sportivi coloro che forniscono prestazioni nell’ambito di una professione la cui abilitazione professionale è rilasciata al di fuori dell’ordinamento sportivo e per il cui esercizio devono essere iscritti in appositi albi o elenchi tenuti dai rispettivi ordini professionali”, ciò vale sia per gli sportivi che per gli amministrativi.
  • Innalzamento a 24 ore settimanali per i Cococo del limite di presunzione di lavoro autonomo;
  • Esclusione totale, per i lavoratori sportivi, degli obblighi INAIL;
  • Esenzione IRAP, per tutti i cococo nell’area del dilettantismo  fino ad euro 85mila.
  • Gli amministrativi godono delle tre soglie di esenzione/agevolazione Inps e Irpef, ma non delle semplificazioni. Dal punto di vista burocratico, i cococo amministrativo-gestionali sono trattati come i cococo ordinari (Inail, Lul, buste paga, sicurezza…).
  • Per i lavoratori sportivi, da euro zero fino a soglia 15mila euro, le comunicazioni sono realizzabili attraverso il RAS, entro il giorno 30 del mese successivo all’inizio del rapporto di lavoro.
  • Le stesse, per l’anno 2023, si possono realizzare entro il 31/12 senza sanzioni.
  • I lavoratori sportivi dovranno sottoporsi a controlli medici, attraverso visita medico-sportiva.
  • Silenzio assenso per le autorizzazioni ai dipendenti pubblici allo svolgimento di lavoro sportivo.
  • Gli adeguamenti statutari alle nuove norme si possono realizzare, in esenzione da imposta di registro, entro il 31 dicembre 2023.
  • ASD e SSD possono collocare le loro sedi operative in tutte le destinazioni d’uso omogenee previste dal Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici n 1444 del 2 aprile 1968 indipendentemente dalla destinazione urbanistica.
  • Semplificazioni in materia di sicurezza sul lavoro.
  • Limite di euro 150 mensili ai rimborsi forfettari nei confronti dei volontari, nessun limite ai rimborsi dettagliati.

Speriamo tutti di avere presto indicazioni definitive e precise, applicare una riforma tanto importante senza certezze crea ansia e disagio a tutti gli operatori. Continua a seguirci per restare informato.

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12 commenti su “Lavoro sportivo, riforma e correttivi: il punto ad inizio agosto 2023”

  1. Buongiorno,
    1) un istruttore che ha un contratto come ballerino professionista e il pomeriggio è istruttore presso due/tre asd può essere inquadrato con co.co.co. sportivo oppure è preferibile la partita iva? Come compensi supera i 5000 annui
    2) può un tesserato (no direttivo) ricoprire il doppio ruolo di direttore tecnico-artistico (gratuito) e istruttore (co.co.co.)? oppure è preferibile avere la doppia mansione ma ricevere un compenso unico?
    Ringrazio per la cortese risposta

    Rispondi
    • 1) dipende dai codici ATECO, potrebbe valere l’una e l’altra soluzione
      2) gratuito e retribuito non sono ammessi dalla normativa, benché non vi sia notizia di sanzioni in merito

      Rispondi
  2. Salve,
    quando un istruttore lavora con piu asd per il superamento dei 5000,00 si intende cumulativo di tutti i compensi perecepiti o si considera singola asd?
    Grazie

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  3. Ciao,
    con la nuova normativa sul modulo di affiliazione all’ente di promozione sportiva viene chiesto di indicare anche un responsabile per la tutela dei minori. Secondo il vostro parere, chi è preferibile indicare: il presidente, un consigliere o anche un maestro/allenatore?
    E’ confermato per l’asd l’obbligo di richiedere il certificato al caselario giudiziario dei propri collaboratori ?
    grazie

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  4. Per quanto riguarda l’amministrativo-gestionale, non c’è modo di aggirare l’ostacolo? C’è una figura similare nell’elenco dei lavoratori sportivi, in modo da poter sfruttare la semplificazione offerta dal RAS?

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  5. Buonasera,
    per l’adeguamento degli statuti entro il 31/12/2023, cosa si intende con esenzione da imposta di registro i 200,00 euro o le marche da bollo? grazie

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  6. Buonasera,
    cosa si intende per rimborsi dettagliati senza limite nei confronti dei volontari? Fino a 150 non serve giustificate le spese, se si supera la soglia si devono giustificare le spese da 150€ in poi?
    Grazie
    Cordiali saluti

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